Le Categorie di Attori nelle Soap

Vi siete mai chiesti in quali categorie si distinguono gli attori che lavorano in una soap opera? Questo articolo cercherà di fare un po’ di luce sulle varie differenze che contraddistinguono ogni gruppo. Elencherò le categorie in ordine crescente di importanza. (Precisazione temporale: questo articolo è stato scritto da Marcello “Tarot” il Pallido negli ultimi giorni di Maggio 1998.)

Betty Rea, la storica direttrice del Casting di Sentieri

Extras. Sono quelli che noi chiamiamo comparse. Non hanno battute e la loro durata contrattuale varia. Il loro compenso muta a seconda dell’abbigliamento: se si presentano al lavoro già vestiti per la parte che devono interpretare (dietro indicazioni da parte del network, ovviamente) godono di un compenso maggiore rispetto a coloro che devono essere vestiti sul set. Si tende a evitare di fornire agli attori già abbigliati degli accessori che potrebbero renderli ancora più adatti alla parte, ma non è una regola fissa.

Underfivers (dall’inglese under = sotto, inferiore; five = cinque; -er è il suffisso che si aggiunge a un verbo per indicare una professione). Si tratta di attori che non pronunciano più di cinque battute per ogni giorno di lavoro. Molto spesso si tratta di lavori di un giorno, ma possono essere prolungati senza modificare la categoria di appartenenza (cioè un underfiver potrebbe lavorare più giorni di fila, ma sempre in un ruolo minore le cui battute non supererebbero mai le cinque al giorno).

Day players. Si tratta di attori che vengono assunti per lavorare un giorno soltanto, senza limitazione al numero di battute pronunciate dal personaggio che interpretano. Un caso famoso di day player in Sentieri è quello di Amelia Marshall (Gilly Grant): portata a bordo per un giorno soltanto, fece una così buona impressione sia ai produttori sia al pubblico che restò nella soap opera per degli anni, dapprima in un recurring role e poi come contract player. Un altro caso è quello dell’attore che sostituì Frank Beaty nella parte di Brent/Marian: si trattava di un day player che doveva interpretare un cameriere del Country Club quando Frank Beaty si è dato malato e così hanno affidato a lui la parte.

Recurring roles. È il caso di persone impiegate stabilmente dalla soap opera, ma senza una soluzione di continuità specifica. È il caso attuale dell’attore che interpreta il dr. Charles Grant: si vede di quando in quando, senza scadenze particolari. È anche il caso di Jordan Clarke (Billy Lewis). In passato, Petronia Paley (Vivian Grant) è stata impegnata per diversi anni in un recurring role per poi diventare una contract player durante la storia che coinvolgeva Vivian, Griffin e Gilly. Terminato tale arco narrativo, è stata declassata nuovamente a un recurring role. Quando appaiono, questi attori possono avere una parte insignificante, ma anche di rilievo. Non essendo vincolati da contratto, gli attori che appaiono in un recurring role si possono permettere di cercare impiego altrove senza sottostare a vincoli di sorta con il network. Può capitare che si rendano indisponibili, nonostante i programmi degli sceneggiatori, senza che il network possa adire alle vie legali contro di loro.

Contract players. È la categoria primaria. Attori quali Grant Aleksander e Beth Chamberlin (Phillip e Beth, rispettivamente), giusto per citarne un paio, lavorano regolarmente sotto contratto (di solito per lo meno biennale) con il network che produce Sentieri. Questo naturalmente non significa che tutti i contratti siano uguali. Molto dipende dal potere contrattuale dell’attore stesso e dall’abilità del proprio manager. Basta pensare al caso di Ethan Erickson (J) per rendersene conto: negli ultimi tempi di presenza nella storica soap opera, Ethan Erickson, attore a contratto, si vedeva molto meno di Jordan Clark, attore invece non vincolato. Il contratto può prevedere certi vantaggi, siano questi relativi alle ferie, siano inerenti alla vita sul set (e qui di solito entra in gioco l’ubicazione e il volume del proprio camerino, che può essere singolo o doppio, dotato di toilette o meno) e, naturalmente, comporta delle restrizioni. Un attore sotto contratto non può decidere di rescindere dal contratto senza pagare delle sanzioni (che possono essere monetarie o possono prevedere l’impossibilità per l’attore di lavorare in un certo medium o genere televisivo), né può decidere liberamente di accettare di lavorare altrove senza prendere precisi accordi con il network. Se, per esempio, gli viene offerta una parte in un film, deve contrattare con il network per, a seconda dei casi, poter essere liberato dal vincolo contrattuale o poter godere di una tabella di marcia speciale che concili entrambi gli impegni. Il tipo di contratto vincola anche gli scrittori: questi non sono liberi di scrivere come credono, ma devono sottostare a imposizioni peculiari quali il numero minimo e massimo di battute che un attore può recitare in una determinata settimana. Questo spiega perché a volte si vedono certi personaggi dire battute idiote e/o inutili quando tali personaggi avrebbero anche potuto essere completamente assenti dal video; se il contratto prevede una presenza minima in video, con un numero minimo di battute, l’attore in questione deve fare la sua apparizione anche se magari non è coinvolto in nessun arco narrativo che al momento è in primo piano.

Rob Decina, il direttore del Casting di Sentieri più recente

Le 13 settimane. Il network ha sempre la possibilità di rivedere il contratto di ogni singolo attore ogni 13 settimane. Queste cicliche revisioni possono essere drastiche (come lo fu nel caso del licenziamento di Ellen Parker (quando si decise di far morire Maureen), comportare un cambiamento di status (da contract player a recurring role per esempio) oppure possono essere semplici modifiche non sempre percepibili dal telespettatore (il cambiamento del numero minimo e/o massimo di battute per settimana) e a volte sono dettate dagli sviluppi narrativi della storia e dalla necessità di far ruotare gli attori da posizioni di rilievo a posizioni di sfondo.

Eh! La vita di un attore non è tutta rose e fiori!

Marcello “Tarot” il Pallido

La prima risorsa Italiana su Sentieri nel web dal 1996