Intervista a George Pilgrim

George Pilgrim è stato il primo attore ad interpretare il ruolo di Anthony James Chamberlain, detto semplicemente J (figlio di Nola e Quinton) ma è rimasto pochi mesi nonostante un contratto di tre anni. Noi lo abbiamo intervistato per parlare di quel periodo!
*ENGLISH VERSION*

Sentieri OnLine – Raccontaci qualcosa di te… Quando hai iniziato a recitare?

George Pilgrim – Nel 1986 avevo 19 anni, vivevo a New York e venivo notato dal compianto Tobey Gibson; il quale, per inciso, aveva anche scoperto attori come Tom Cruise e Giancarlo Esposito. Mentre studiavo all’Actors Studio di New York, ho lavorato anche come istruttore di tennis presso il New York City Health & Racket Club. In quel periodo ho avuto il mio primo ingaggio per una pubblicità di Burger King. Poi ho recitato nella miniserie della PBS, “Oklahoma Passage”, dove interpretavo un giovane che partecipava alla “ribellione del mais verde” del 1800. Poi mi sono trasferito in California dove ho lavorato in “Red Shoe Diaries”, una serie con David Duchovny di X-Files. In seguito ottenuto il ruolo da protagonista di Billy nel film cult del 1994, “Tammy e il T-Rex”, in cui hanno lavorato anche Paul Walker, Dennis Richards e Terry Kaiser del film “Weekend con il morto”. “Tammy e il T-Rex “ è sempre in streaming su Showtime Anytime, Hulu, Amazon, Shutter, etc. Successivamente ho interpretato Billy the Kid in “Timemaster” in cui recitava anche Pat Morita di “Karate Kid” e Michelle Williams. Dopo tutte queste lavorazioni sono arrivato ad un contratto di 3 anni con la CBS per dare origine al ruolo di J Chamberlain in “Sentieri”.

SOL – Perché hai pensato di lavorare nelle soap opera? Avevi questa intenzione o è successo per caso?

GP – È successo per puro caso durante un’audizione alla quale sono seguiti altri 7 colloqui e un  viaggio a New York per un provino. E alla fine ho ottenuto il ruolo di J.

SOL – Qualcuno della tua famiglia era già un fan della soap opera?

GP – Sì, mia nonna era una grande fan di “Sentieri”.

SOL – Ricordi il tuo provino o il tuo primo giorno sul set della soap?

GP – Sì, molto bene. Sono arrivato in business class a New York da Los Angeles e c’era un servizio auto che mi veniva a prendere in hotel ogni giorno per andare a lavorare nel cuore di Manhattan. Ci trovavamo all’11° e 12° piano perché  “Sentieri” veniva girato in un grattacielo che serviva sia come set, sia per il montaggio degli episodi.

SOL – Hai avuto molte scene con Rebecca Budig (Michelle Bauer). Ti è piaciuto lavorare con lei?

GP – Sì, certo. Mia cugina Michelle era innamorata di me. Rebecca Budig è un’attrice molto bella e piena di talento.

SOL – Hai anche lavorato con alcuni veterani di “Sentieri”; che ricordi hai di Lisa Brown, Michael Tylo e Maeve Kinkead?

GP – Lisa Brown interpretava mia madre Nola. Anche lei era una grande attrice. Michael Tylo interpretava mio padre, l’archeologo Quint. Lui mi ricordava il mio vero padre. Era un uomo davvero ricco di talento. Purtroppo non ricordo di aver mai lavorato con Maeve Kinkead.

SOL – Avevi un contratto per tre anni ma dopo qualche mese hai lasciato la soap. È stata una tua scelta?

GP – Sì, è così. Non mi permettevano di fare altri ruoli cinematografici per i quali ero già stato contattato e il ruolo di J Chamberlain frenava un po’ la mia carriera. Questo purtroppo è lo svantaggio di lavorare in una soap opera.

SOL – Sei rimasto in contatto con alcuni colleghi di “Sentieri”?

SOL – L’unico con cui sono rimasto in contatto è Marshall Hilliard (Hart Jessup #4). Ma ho anche incontrato Wendy Moniz (Dinah Marler #3) un paio di volte.

SOL – Cosa è successo dopo aver lasciato “Sentieri”? Hai mai provato a lavorare in un’altra soap?

GP – No, ma ho iniziato a scrivere la mia biografia, “Citizen Pilgrim”, che è in fase di lavorazione.

SOL – Sei anche un produttore e uno scrittore. Ti piace di più recitare o lavorare dietro le quinte?

GP – Mi piace molto recitare, ma ultimamente sono concentrato sulla scrittura e sulla mia biografia che è in fase di sviluppo.

SOL – Quali sono i tuoi progetti attuali e futuri?

GP – Ultimare la biografia con l’aiuto dall’autrice di best seller di New York, Lisa Pulizter. È magari farne un film.

SOL – Sei mai stato in Italia?

GP – Sì, solo una volta a Roma.

Ringraziamo George Pilgrim per la sua disponibilità. Vi invitiamo a visitare il suo sito personale: www.georgepilgrim.com

Un grazie anche a Ross P.S. per la collaborazione e per la traduzione.

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